Mi hanno segnalato quest’articolo comparso sul “Italian Supplement di Decanter”,
è un articolo che fa giustizia al Pinot grigio di questa mia regione, il Friuli Venezia Giulia.
Decanter in un suo articolo di alcuni anni fa trattò malissimo i Pinot grigi regionali ma non fu colpa loro.
La loro opinione si formò durante una degustazione avvenuta a Londra, una di quelle che si definiscono istituzionali, perché organizzate dalla Regione.
I vini degustati vennero scelti con il criterio comodo ma dannoso di chi telefona prima partecipa ed il risultato fu una degustazione mediocre che mal ci rappresentava da un punto di vista produttivo.
Se volete capire meglio come vanno le cose nel mondo della promozione istituzionale vi dirò anche che quella degustazione era a pagamento per cui il rapporto costo beneficio è stato tutt’altro che vantaggioso considerando il danno che quell’articolo letto in tutto il mondo ci ha fatto.
Quando la scorsa estate, ancora in carica come presidente del CONSORZIO DELLE DOC FVG, incontrai a Barolo Stephen Brook direttore di Decanter non persi l’occasione di parlagli e lo invitai a visitarci.
Qualche mese dopo, quando ormai non ci speravo più, mi richiamò dicendomi che sarebbe venuto di lì a poco chiamai immediatamente Pierpaolo Penco, Direttore del Consorzio e lo incaricai di organizzare la visita.
Pierpaolo ha accompagnato Brook in tutti gli angoli della regione facendogli conoscere il territorio e le singole denominazioni ed ha organizzato delle degustazioni di Pinot grigio.
I vini degustati sono stati parecchi e sono stati scelti tra i vincitori del Pinot grigio International Challenger, e tra i vini meglio posizionati nel concorso Friulano & Friends, mantenendo fermo il principio che, anche la promozione istituzionale si fa con i vertici qualitativi regionali (principio sempre mal digerito ma che fa il bene di tutti).
In seguito a quella visita il direttore di Decanter ha prodotto un redazionale che non essendo pagato ha reso ancor più libero l’autore di scrivere ciò che meglio gli andava, lui ha scelto i vini da pubblicare, lui le cose da dire.
E’ in inglese! Buona lettura.
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