Parigi 30 novembre 2012

Tante volte è necessario testare i propri vini direttamente là dove la propria ambizione vorrebbe venissero consumati, lo scopo è quello di farsi la domanda: i miei vini reggono questo tavolo? È andata così ieri sera, quando insieme al direttore dell’ERSA Mirko Bellini ho accettato un invito a cena da una coppia d’eccezione: Enzo Vizzari direttore delle guide dell’Espresso e la sua compagna Fiammetta Fadda responsabile di una pagina dedicata alla gastronomia sulla rivista Panorama e volto televisivo di trasmissioni come Cuochi e Fiamme e Cuoco per un giorno. Da qualche giorno mi trovo a Parigi in occasione de Le Grand Tasting – Carrousel du Louvre dove insieme ad altri produttori di vino friulani rappresento la mia Regione, la quale ha da tempo stabilito degli ottimi rapporti con molti opinion leader tra cui l’ Espresso. Da qui l’invito a cena nientemeno che in un ristorante con due stelle Michelin, Carré Des Feuillants guidato dallo chef Alain Dutournier. Un tavolo perfettamente apparecchiato, bicchieri giusti, luci perfette, piatti e pietanze di estrema aristocraticità, insomma un ambiente veramente fine ed elegante. Ho chiesto di portare alcune bottiglie di produttori friulani oltre ad un mio Friulano del 2006 che gentilmente Alain ci ha servito in abbinamento  con i piatti e ad un pari numero di vini francesi, ne è venuta fuori una sorta di sfida Francia – Friuli. La mia soddisfazione post cena è dovuta non solo ad una cena sublime, ma anche al fatto che il mio vino insieme a tutti gli altri vini friulani hanno retto benissimo allo “stress test” a cui sono stati sottoposti. In queste condizioni ambientali  il “re è nudo” e per re intendo il vino: sono contentissimo che le nostre bottiglie fossero a loro agio su quel tavolo e che i vini abbiano dimostrato aristocraticità  pari alla cucina che ci ospitava. Anche se è solo una sensazione non misurabile un tanto al metro, so che in tanti comprendono ciò che intendo.

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