New York 1° febbraio 2014

Tutti pazzi per il Super Bowl!!! Ancora una volta in qualità di “Forrest Gump” mi trovo coinvolto in avvenimenti che fanno da contorno al mondo del vino ( presuntuosamente noi che di quel mondo facciamo parte la pensiamo così ). Domani, domenica 2 febbraio qui a New York si giocherà il Super Bowl, non chiedetemi di più, perché io di football americano non ne so un H! Ma chi sono questi vestiti di arancione che non sanno che oggi l’Udinese ha vinto 2 a zero?  E questi altri vestiti di blu tutti super vitaminizzati con le donne che portano in faccia i segni di guerra dei Mahori australiani, chi sono!?! Vanno tutti insieme su e giù per la Brodway ed hanno invaso Time Square che non ho mai visto così affollata. Quello che è strano per un europeo appassionato di calcio è che sono mescolati fra loro e si salutano e si abbracciano! Penso che lo sport qui venga inteso in un modo diverso e forse neanche come sport bensì come spettacolo. Quello a cui mi è capitato di partecipare, sempre grazie al mio lavoro, non è altro che una grande festa nazionale che culminerà domani con la partita. Pensate ad una ipotetica ed impossibile finale di Champions tra Milan e Juventus che si svolgesse a Roma e ditemi se pensate che possa accadere che i tifosi delle due squadre festeggino insieme la sera prima della partita… L’America è un’altra cosa!!!

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Max e Carlotta sono due ragazzi triestini che hanno deciso di sposarsi e trasferirsi a New York. Il loro mestiere è fare i ristoratori, un tempo erano i titolari delle Barettine, locale di pesce in centro a Trieste. Fatti quattro conti, come tanti fanno in Italia oggi, hanno accettato la proposta del prosciuttificio Principe di San Daniele che ha loro chiesto di gestire il proprio ristorante nella Grande Mela. Hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e sono partiti. Ieri sera sono andato a trovarli al loro nuovo locale l’Osteria del Principe sulla 23^ tra la Madison e la Lexington. Fuori l’insegna riporta ancora il vecchio nome Magia ma presto verrà cambiata, la posizione è splendida, lì intorno c’è Eataly, il noto locale di Farinetti, Union Square, il “Ferro da Stiro”… insomma sono in centro a Manhattan. Parlo con loro e mi sembrano contenti della loro scelta, l’inglese, l’abitazione sono i problemi maggiori, ma è passato ancora poco tempo, sono invece in piena fase creativa e stanno immaginando cosa fare del loro nuovo locale. Alcune scelte sono obbligate trattandosi di una struttura di proprietà di un prosciuttificio, ma oltre al San Daniele vorrebbero specializzarsi in cucina regionale friulana e stanno pensando a quali piatti realizzare e a quali vini acquistare. Certo sarebbe una bella cosa se riuscissero a concretizzare la loro idea, magari adattando un po’ i piatti al gusto americano, adoperando però, sempre ingredienti provenienti dalla nostra Regione. Per ora devono però fare i conti con un magazzino pieno di vino di bassa qualità ereditato dalla precedente gestione, un’affluenza compromessa da anni di malagestione ovvero è bello fare programmi, ma bisogna fare i conti con la concretezza dei problemi quotidiani. Auguri ragazzi!

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