La fiera di San Paolo ospita le aziende di mezzo mondo, ma soprattutto le winery di quella metà che vendemmiano quando da noi le viti germogliano. Qui gli extra comunitari siamo noi e tra gli assaggi fatti il principale commento è: “vino internazionale”. I francesi sono gli europei più presenti, ma le altre viticolture del vecchio mondo hanno una presenza sporadica: quella italiana addirittura sparsa e frazionata. Mi chiedo, ma è intelligente lasciare alla viticoltura del nuovo mondo tanto spazio? Non corriamo il rischio che una grossa fetta di mercato si abitui ad un gusto standardizzato dove chi fa il prezzo più basso vince? Forse è anche già successo e allora complimenti ai francesi che si salvano in questo panorama e a me italiano non resta che sperare di trovare un importatore.
Il mondo è piccolo ed anche a tredicimila chilometri da casa può capitare di incontrare persone che hanno avuto a che fare con la nostra vita. Sentite questa: in un momento di buco al nostro stand si è presentata la signora Barbieri che ha detto di essere la presidentessa del Fogolar Furlan di San Paolo. Dice di essere di Grado, con lei un piccolo gruppo di friulani emigrati in Brasile tanti anni fa. Fin qui niente di strano, solo quattro chiacchiere in “marilenghe” poi però la Fanfulla, così il cognome della Barbieri da nubile, si accorge che la mia azienda è di Cormons e mi fa una domanda: “Conosce il signor Caciottoli?” “Ermanno?” dico io “No, Guido” dice lei, il figlio, abbiamo fatto l’università insieme e da avvocati abbiamo praticato nello stesso studio finchè non sono emigrata in Brasile. I Caciottoli io li conosco con il sinonimo “i parons” : mio padre era il loro mezzadro così come lo era stato mio nonno e prima il mio bisnonno. Negli anni ‘70 la mezzadria per legge terminò e per legge quel tipo di contratto non poteva più esistere, non fu una cosa indolore per la mia famiglia , ma ero ancora un bambino e la storia non la ricordo perfettamente. La Barbieri dopo essere stata un attimo a pensare in silenzio dice: “Ma allora voi siete i Badin quelli che avevano fatto causa ai Caciottoli per la buonuscita: ero io l’avvocato della controparte. Ricordo di aver perso quella causa e la buonuscita vi fu data con la cessione gratuita di due ettari di superficie.” In breve gli racconto gli eventi successivi Quelli sono stati i primi due ettari della mia azienda ora ne ho 25 tutti a vigneto, tutti miei. “Mai stata così contenta di aver perso una causa! Bravi ad aver trasformato un momento difficile in un momento di svolta!” Arrivederci signora Barbieri!